domenica 28 ottobre 2012

Wilbur Smith

Un tipo di romanzo di cui abbiamo già parlato, ma che ho dimenticato di specificare il fatto che il suo successo è dovuto all'espansionismo politico e quindi ai viaggi in mare a partire da Cristoforo Colombo, è il romanzo d'Avventura. Maestro del genere, a noi contemporaneo, anche se non classificabile ancora come classico, è WILBUR ADDISON SMITH, a cui si devono tantissimi romanzi ambientati in Africa.

UCCELLI DA PREDA è uno dei romanzi di avventura di Wilbur Smith di cui la lettura non va persa. Appartenente al Ciclo dei Courtney, questo romanzo narra la storia di un comandante inglese, impegnato sul mare in uno scontro marittimo con la flotta olandese. Dopo aver conquistato la nave più importante della flotta avversaria, aver preso in ostaggio un importante governatore ed aver nascosto i famigerati tesori su di una baia sconosciuta ai più, iniziano le vere e proprie insidie per il capitano inglese. Battaglie, fughe, catture, processi, torture, il tutto alla ricerca di un tesoro ormai nascosto, ma soprattutto amalgamato ad una realtà storica impeccabile e ad un realismo stilistico che non lascia pensare alla storia come ad una finzione letteraria.

IL DIO DEL FIUME è un romanzo di avventura insito nel Ciclo dei romanzi Egizi dell'autore. Due ragazzi ed un furbo servo, un amore sincero ed irrefrenabile, dei rituali inespugnabili, la segretezza e l'avidità di carne di una cerimonia, l'inflessibilità ed il rigore di un sacerdote, l'importanza del culto e l'arguzia di un ottimo piano. Questi sono gli elementi di una storia narrata nella sconosciuta realtà storica egiziana, al cui interno si muovono i propri costumi, le proprie usanze e i propri rigori, ma, come anche nei romanzi occidentali, tutte cose che vengono messe alla prova dalla forza dell'amore, una forza che proverà a distruggere le catene anche di un mondo, dove non sembra per niente possibile. Di nuovo realtà storica e realismo stilistico, che si fondono in un romanzo quantomeno esotico, dato che la realtà egizia non è raccontata mai con tanta maestria.

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