sabato 23 febbraio 2013

Jo Nesbo

Uno scrittore i cui meriti sprofondano nel calcio professionistico, nell'ambiente giornalistico, nella carriera musicale ed anche nel mondo del cinema è JO NESBO. Un autore norvegese, nato ad Oslo, la cui carriera letteraria lo ha portato a vincere i più ambiti ed importanti premi dell'ambiente della Norvegia. Infatti, uno dei suoi primi romanzi gialli, che tra l'altro non è mai stato tradotto in italiano, è considerato il miglior giallo norvegese del 1998.

IL PETTIROSSO, uno dei pochi romanzi tradotti in italiano, non solo è avvincente ed imperdibile, ma è anche considerato il romanzo poliziesco norvegese più bello di sempre, un titolo non di poco valore. Harry Hole, protagonista di una serie di romanzi di Nesbo, avrà un ruolo dominante durante la visita del presidente Clinton in Norvegia. Il suo ruolo sarà semplice, ovvero detenere un'indagine riguardante i gruppi neonazisti in Norvegia. Un'indagine però che gli farà riesumare dai fronti di battaglia della seconda guerra mondiale, quali Amburgo, Leningrado e anche Vienna, le profonde alleanze che i norvegesi hanno avuto con i nazisti, ma soprattutto l'entrata di alcuni di loro nelle famigerate e temute squadre delle SS. Linguaggio crudo, stile sviscerante e realtà messe alla portata dei curiosi. Un mix veramente coinvolgente.

IL LEOPARDO, romanzo che vede protagonista ancora una volta Harry Hole, è un'opera che bisogna leggere assolutamente. Suspense è la parola che lo descrive in maniera esaustiva. Un assassino, un serial killer, il Leopardo, è colui che va fermato prima che ritorni inesorabilmente ad uccidere nella sua maniera atroce. Due donne morte soffocate dal proprio sangue, dopo che gli erano state inflitte 24 ferite identiche all'interno della bocca, sono le prime vittime. Rituali maniacali e modus operandi assurdi saranno invece gli ostacoli che la polizia di Oslo dovrà affrontare per risolvere il caso. Hole si trova ad Hong Kong, ma è l'unico a poter fare veramente qualcosa. Infatti, al suo ritorno, sarà lui a capire che una notte vissuta in un casolare in montagna è ciò che accomuna tutte le vittime del Leopardo.

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