giovedì 7 febbraio 2013

H. P. Lovecraft

Per quanto nella nostra letteratura contemporanea la presenza del genere horror sia veramente vasta, sono davvero in pochi gli autori di tale settore a meritare elogi o ad essere riconosciuti come vari geni letterari. Uno di questi - sulla cui persona tra l'altro lascerò perdere la piccola introduzione sulla sua vita; logicamente non per la vastità, ma per vari contrasti riguardo alcune idee ed alcune vicende dell'autore circa il razzismo - è sicuramente HOWARD PHILIPS LOVECRAFT, per i molti conosciuto come HPL, erede di Edgar Allan Poe, grande della letteratura horror e precursore del genere fantascientifico, la cui fama tra l'altro è stata attribuita ai suoi entusiasmanti ed  adrenalinici racconti.

Un romanzo di Lovecraft la cui storia è tanto intrigante quanto spaventosa è sicuramente IL CASO DI CHARLES DEXTER WARD. Mistero, distacco, intrighi e spaventosi segreti che scatenano una immensa curiosità sono i tasselli della trama di questo romanzo che fa cessare il respiro. Charles Dexter Ward è uno studioso un po' riservato, che improvvisamente cambia agli occhi di tutti, ritirandosi a vita privata e perdendo i contatti con tutti i conoscenti. O meglio, i contatti restano però vengono intermediati da una sorta di assistente decisamente repellente. Il laboratorio di Ward è intriso di mistero: risa diaboliche, voci disumane, nenie incomprensibili e odori immondi. Sarà questo che spingerà Dr. Willet, amico di Ward, a cimentarsi nella risoluzione del segreto cosmico detenuto dal suo strano compagno.

Per quanto i critici del suo tempo possano aver considerato antiquato il linguaggio scritto di Lovecraft, il pensiero dei giorni nostri è decisamente differente, anche perché sono state messe in analisi le sue componenti di coinvolgimento, di suggestione e di originalità. Tutte componenti tra l'altro comprese nei suoi innumerevoli racconti. DAGON è uno dei suoi più famosi e più spettacolari, per cui la  sua lettura non si rimpiange minimamente. La storia è narrata da un uomo sul punto del suicidio, che prima di farla finita decide di raccontare una sua esperienza vissuta durante la prima guerra mondiale. Un'isola deserta, un vortice marino, un essere biblico dalle fattezze titaniche ed una fuga tormentata ed isterica. Elementi del racconto lovecraftiano che penetrano negli anfratti della mente umana pur di regalarci momenti di vera paura.

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