domenica 3 marzo 2013

IMPERDIBILI: Teatro - Fernando De Rojas

La prima lettura che suggerisco per la nuova rubrica e categoria "imperdibili" è un'opera teatrale scritta da FERNANDO DE ROJAS, scrittore spagnolo del 1465, che si intitola LA CELESTINA.
L'identità dell'autore resta incerta, per quanto riguarda gli studi storici fatti sulla sua persona, anche perché si è vagliata l'ipotesi che fosse ebreo, tuttavia sono in molti ad attribuirgli la paternità di uno dei più importanti testi teatrali della letteratura spagnola.
La Celestina presenta una classica trama di tragedia cortese, anche se nei suoi tratti cela grandi caratterizzazioni psicologiche dei personaggi, chiaramente distinti tra medioevali e rinascimentali, temi e scene oscene e scabrose ed anche tratti di parodia ed ironia nei confronti dell'amor cortese.
Callisto si accinge ad effettuare la propria corte a Melibea. Fallendo però nei suoi scopi e non ascoltando il consiglio dei due servi, si rivolge a Celestina, una mala femmina capace di piegare le volontà di qualsivoglia ribelle. La mezzana infatti, dopo aver accettato una cospicua caparra, si mette in moto per far accadere l'unione tra i due.  Il loro amore disonorerà l'immagine di bellezza delineata, poiché i due, profanando l'etica dell'amor cortese, si concederanno carnalmente l'uno all'altro. Da questo amore, visti i vari ruoli di corruzione provenienti dagli atti di prostituzione e dai vari intrighi e ostacoli, salterà fuori la componente della morte, che altro non farà se non regalare il proprio abbraccio a quasi tutti i fautori della storia.
L'antieroe, la prostituta, i servi saggi, l'egoismo, l'amore carnale, la parodia e la mancanza di passione, derivata dall'unico desiderio di avidità e profitto personale, oltre che il desiderio carnale d'amore, sono tutti elementi che caratterizzano questa grandiosa e spettacolare tragedia, la quale è insita nel grande panorama teatrale e letterario della Spagna, dell'Europa e del mondo... e che io confermo essere IMPERDIBILE!

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